giovedì 31 dicembre 2009

Un film memorabile, una donna ammirevole

16 commenti:

  1. Film memorabile di una grande regista neozelandese (Jane Campion), di una superba interpreazione di due mostri sacri (Holly Hunter e Havey Keitel), ma sopratutto per la colonna sonora di Michael Nyman, rappresentante di una corrente musicale definita 'minimalismo', cioè di arte minima, nata nelgi U.S.A. agli inizi degli anni '60.
    La passione che sconvolge Ada e George ha come scenografia una natura violenta e aspra, bella e terribile, come violenta e terrificante è la vendetta del marito tradito, George, che le mozza un dito.
    Il ritmo musicale è ripetitivo e perciò ipnotico. Affascinante, vorresti essere tu al posto di e vivere quei sentimenti estremi. Brava.

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  2. beh Luigi, sentimenti estremi ne abbiamo vissuti tutti. Gioie e dolori. Talvolta qualcuno/a ha tentato, in modo figurato ovvio, tentato di tagliarci un dito, per amore, per odio, per paura, non lo sapremo mai davvero.
    Quello che mi piace però è la reazione, la costanza, la testardaggine nelle proprie convinzioni. Mi piacciono le persone coerenti, con una linea. Mi piacciono le persone che vedono i propri sbagli e lavorano per superarli. Tutti sbagliamo, questa è la vita, chi non sbaglia mai non assapora tutti i colori della vita, non vive, ma è la convinzione nei propri credo la medicina, omeopatica e non allopatica, ( permettimi la battuta)per vivere in modo dignitoso.
    Grazie del commento
    Doriana

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  3. Doriana, è questo un film che io amo tantissimo.
    E' tutto assolutamente sublime in questo racconto, diretto da una regista che io amo.
    Gli interpreti strepitosi.
    E la colonna sonora.
    E la fotografia.
    E i paessaggi.
    E l'erotismo.
    Questo film è permeato di un erotismo raffinato, ma assolutamente coinvolgente, che solo la sensibilità di una donna poteva visivamente narrare, nella perfezione accurata dei dettagli.
    Erotismo puro è nelle dita di Keytel che accarezzano il minuscolo strappo nelle calze nere e grossolane della Hunter.
    Una lezione di stile e di raffinatezza, impartita, ancora una volta, da una donna.
    Bellissimo film, Doriana
    Marilena

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  4. Anche io amo questo film, uno dei miei preferiti.
    Solo una regista di scuola neozelandese e australiana poteva dirigere così magistralmente una storia d'amore e di passione. Penso che in Italia non saremmo state all'altezza.
    Innanzitutto per la qualità degli attori, adoro Harvey Keithel e Sam Neil. Approposito ti dico che all'inizio rimasi male proprio perchè hanno fatto fare la parte del cattivo a Sam Neil che io adoro!:))
    Film pieno di contrasti e simbolismi che rappresentano le asperità della vita e particolarmente ben interpretate dalla protagonista Ada completamente recitate solo con gli sguardi e le espressioni del viso perchè lei muta.
    Storia d'amore per la sua passione, il pianoforte, strumento completo e pesante da portarsi appresso, altro simbolismo,ma che mai se ne separa fino al tentato suicidio in mare.
    Io penso che le due figure maschili rappresentino nella realtà uno stesso uomo, le due facce possibili, la duplicità dei sentimenti, la lotta interiore dove poi, giustamente, prevale quella che da ascolto ai sentimenti, alla libertà, alle passioni.
    Chissà se fra i lettori che leggeranno questo nostro dialogo qualcuno non semini una pianta di tè, profumata al punto giusto da coltivarsi con amore e da assaporarsi senza ne latte ne limone, così com'è.
    Un abbraccio Marilena e grazie del tuo commento.
    Doriana

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  5. Si Luigi, i sostenitori aumentano e sono contentissima.

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  6. Sai Doriana, ma in definitiva Sam Neill ha saputo, a mio avviso, rendere meglio e in modo più spaventevole (che aggettivo, però!;-)) la furia gelida e vendicativa del marito tradito di quanto avrebbe saputo fare Harvey Keitel, più portato per rappresentare le reazioni vilente ma impulsive (ricordo I DUELLANTI, di Ridley Scott, del 1977, due interpetrazioni superbe, la sua e quella di Keith Carradine - che poi non ha più fatto nulla di memorabile-, ed un leit motiv affidato al suono struggente dell'oboe).
    Jan Campion è stata brava a capire chi poteva rendere meglio e quale parte.
    E' neozelandese, l'ambientazione mi pare della Nuova Zelanda!
    Noi abbiamo brave registe, molto brave e molti bravi registi in Italia, che raccontano storie italiane. Jan Campion saprebbe farlo alla stessa maniera? Culture differenti, film diversi, ognuno molto bello.

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  7. Quello che sto per dirti Luigi nasce solo dalle mie sensazioni e dal mio modo di vedere il cinema, quindi dai miei gusti personali.
    Mi piace la cinematografia anglosassone, la trovo ironica e sapientemente dosata di un mix di analisi sui personaggi delle storie. Hanno una fotografia molto bella e spesso originale, e qui qualcosa gli abbiamo insegnato noi italiani e francesi, ma l'allievo ha superato il maestro.
    Hanno sceneggiatori molto più validi dei nostri e attori di gran lunga molto più bravi, parlo dei giorni nostri.
    La professionalità di attrici e attori americani e inglesi è ineguagliabile a mio giudizio e i risultati sono lì a portata di spettatore.
    Concordo nei ruoli dati a due attori, il mio commento precedente era motivato dal fatto che mi piace sam Neil e i tuoi attori preferiti vorresti vederli sempre in ruoli positivi:))
    Ho visto i duellanti, bellissimo film, intelligente, non per nulla di Ridley Scott la regia, parodia di cosa significhi
    " difendere l'onore" e come la si può sconfiggere con una semplice astuzia della ragione.
    Forse esiste un'altra chiave di lettura di questo film ma non finirei più in questo commento!
    Jan Campion non avrebbe saputo raccontare una storia italian e la mia motivazione è la seguente: le nostre storie sono provinciali, localistiche, paesane. Sono pochi i registi con un respiro internazionale e si possono contare con le dita di una sola mano, ne cito due Bernardo Bertolucci e Michelangelo Antonioni e non per nulla hanno sempre usato attori stranieri perchè i loro film sono internazionali, fuori dagli schemi della nostra italiana piccineria.
    Questa è la differenza, il film lezioni di piano è una storia, raccontata si alla anglosassone, ma poteva svoglersi in qualsiasi parte del mondo, compresa l'italia.
    I film di un Pieraccioni, di un Vanzina possono essere visti solo da noi....
    Te lo vedi alla regia di I Duellanti Pieraccioni?? Ma io mi posso vedere un Ridley Scott alla regia di un Gladiatore.

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  8. AHAHAH! HAI CITATO GLI IMPRESENTABILI! Mi interessa l'altra chiave di lettura de I DUELLANTI.
    Non concordo con la sentenza che la nostra cinematografia è inferiore, non lo è mai stata, anche nel ventennio, non lo è nemmeno oggi.
    Non sono un esperto di cinema, ma sono un accanito consumatore di film, specie adesso, in pensione, tramite SKY.
    Certo, il cinema non è il solo e nemmeno il primo dei miei interessi, ma vedo film di grande rilievo e registi di grande caratura. Ne cito uno: Marco Tullio Giordana. Non buttiamoci via, anche se devo riconoscere che una regista ad es. come Sally Potter ce la sogniamo, quelli sono geni assoluti, come Jan Campion.
    Però il nostro cinema è un po' asfittico perchè mancano i quattrini.
    In un altro profilo non concordo. Lezioni piano è un film, una storia che non poteva che essere collocata in Nuova Zelanda, laddove la natura è una scenografia irripetibile e irriproducibile.
    Sto per mettere sul mio blog un film, "Sangue Pazzo", vediamo che ne pensi. Certo bisogna vederlo e io l'ho visto.

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  9. Leggerò volentieri la tua recensione.

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  10. Luigi, metti troppa carne al fuoco!! Non ce la faccio rispondere a tutto!!

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  11. Magari fosse la mia, ma è molto efficace. Il film l'ho visto e francamente è ...

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  12. Colpa della mia pensione, non ho niente da fare salvo il blog, leggere, ascoltare musica, sopratutto classica, vedere film, andare a fare la spesa, godermi i nipotini. Vedi: ho un sacco di tempo libero!

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  13. Lo so che i nonni pensionati hanno " molto tempo libero":))) Quindi sei uno di quei pochi
    ( 80 %??) che al mattino sotto la tazzina del caffè si trovano la lista della spesa, bene, le mogli hanno bisogno di aiuto! hahhahah
    Fai bene Luigi ad avere molti interessi, credimi sono seria, non che tu sia vecchio, anzi, ti tiene impegnato ed è un vantaggio per la mente e il corpo. Poi mi sembrano interessi molto sani e intellettualmente di un certo livello. Continua in questo modo è tutta salute. E non stare ad ascoltare, nel caso lo avessi fatto,chi pubblicizza integratori o diete ad hoc per la terza età. Meglio una sana passeggiata ed una alimentazione bilanciata e, soprattutto, una mente sempre in movimento.
    Ciao e a presto
    Doriana

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