lunedì 23 agosto 2010

Farmacie online






Entro subito nel vivo del problema: io sono nettamente contraria a questo tipo di distribuzione dei farmaci.
La colpa ovviamente non è di internet, ma di chi favorisce queste iniziative pericolose per le persone e per la salute pubblica.
Comprare medicinali senza saperne la provenienza, chi li distribuisce e, soprattutto, ordinarli all'estero, ci si espone almeno a due tipi di problema: il rischio forte della contraffazione e, come già scrissi nei miei post precedenti, il possibile diffondersi della cultura del curarsi fai da te con conseguenze gravi per la salute.
Il ministro Fazio è invece possibilista all'apertura di questo tipo di mercato, beh i motivi sono presto immaginabili. Innanzitutto comprando all'estero si bypassa il sistema sanitario nazionale ( le medicine andrebbero pagate), poi, dice lui, si favorirebbe la concorrenza e quindi un abbassamento dei prezzi.
Di questo passo allora perchè non favorire i mercati all'aperto rionali? Perchè non creare una sistema di venditori ambulanti? Magari urlando per strada " Bactrimmmm, Zoviraxxxxxx, Eloprammmm, donne e uomini oggi tutto a metà prezzo!" Sicuramente i prezzi diverranno ancora più bassi, se questo è l'unico fine che interessa al ministro.

Pubblico una nota dell'ordine dei farmacisti sul problema, ricavata da internet su ADN Kronos:

"Roma, 5 lug. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - "Il mercato dei farmaci online e' rischioso: non bisogna dimenticare che il fenomeno della contraffazione e quello dell'abuso passa sostanzialmente attraverso il web. Quindi, in questo campo, tutte le cautele sono di rigore". A dirlo e' il presidente della Federazione italiana degli Ordini dei farmacisti (Fofi), dopo che il ministro della Salute Ferruccio Fazio, oggi a Bruxelles, ha parlato di un possibile via libera, a fronte di precise garanzie, alle farmacie online per la vendita di medicinali senza ricetta."

Personalmente la ritengo una risposta debole e poi mi devono spiegare il significato di quel finale :" ...per la vendita di medicinali senza ricetta". Significa per la vendita di medicinali cui non serve la ricetta oppure, ed è il mio sospetto, per la vendita di medicinali in modo che non serva più la ricetta?
Eh si, perchè la ricetta ormai ha solo più una valenza economica per loro, non è quasi più vista come una prescrizione medica, nel senso che è un medico ad aver stabilito la necessaria cura.
Ma si, quasi quasi vado a impostare qualche campagna pubblicitaria. Che ne dite di:

Siorre e siorri questo è il mese dell'antinflogistico, tutto a metà prezzo, compri 3 paghi 2, comprate gente, comprate.






Doriana

12 commenti:

  1. dori,

    secondo me le medicine per lo stato sono esattamente come gli alcoolici e le sigarette..

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  2. Tu dici per le tasse? Può essere ma devi considerare che il SSN lo paga lo stato, cioè noi, e la spesa è esosa.
    Il problema è molto complesso e si scontra su molti fronti. Quello di questo post è il fronte del fai da te in campo medico e farmacologico, a mio giudizio molto pericoloso, specialemnte quando il fine è puramente economico.
    Penso che invece a fare da " stato", in questo caso, siano le case farmaceutiche. Sono loro che stanno dettando legge per avere sempre più profitti..a scapito di tutti noi.
    Grazie del commento Only me, il tuo punto di vista è interessante.
    Doriana

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  3. Secondo me, Dori, è più inquadrato il tuo secondo sospetto.....purtroppo.
    Però, è anche vero che spesso i medici prescrivono i medicinali per i quali, come al supermercato, hanno il catologo dei premi:
    10 prescrizioni - champagne
    100 prescrizioni - vacanza
    10.000 prescrizioni -autovettura
    Grazie Dori per renderci sempre aggiornati in questo tema
    Un bacio sulla fronte x te da prendere stasera prima di cena e uno domani al mattino x augurarti una serena giornata
    Elisena

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  4. Bel problema ..... on line è comodo, libero, ecc. ma su certe cose un controllo è necessario in ambiti così delicati, dove manca un vero referente spesso. Un giusto dilemma cara. Un baciotto senza controindicazioni di sorta miaooo

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  5. lo penso anche io Elisena ed è questa la mia preoccupazione. Una sorta di liberalizzazione dei farmaci, ognuno può comprarsi quello che vuole. Pazzesco e comunque molto reale. Ci sono già siti con sede a Cipro che vendono ogni sorta di farmaco, a cominciare dal Viagra ovviamente:)
    Anche tu Eli apri un'anta di un armadio con molti scheletri dentro. Mancano solo i bollini e il gioco è fatto.
    Non ne sono esenti anche certi nostri colleghi....per dirla proprio tutta.
    Un bacione anche a te, senza nessuna ricetta:)
    Doriana

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  6. Hai ragione Fel e grazie del complimento.
    Acquistare online è comodo, è un passo avanti nella modernità e permette di riflettere da casa con calma e magari cercars ida sola i particolari. Ma c'è un limite che è di natira deontologica ed etica.
    Queste iniziative, nel tempo, porteranno parecchi svantaggi.
    Potrà sembrare che voglia solo difendere il mio ruolo, in parte è vero , ma il nostro interesse, e credimi altri colleghi che hanno blog la pensano come me, è solo quello per il cliente/paziente. Cliente perchè in effetti sceglie la nostra farmacia, ma soprattutto paziente. Mai perdere di vista questo. Curare è un dovere, su questa sono intransigente.
    Un bacione mandrogno che sa di baci di dama e baci di Alassio. :)))
    Doriana

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  7. Concordo con la linea che hai dato a tutto questo blog, cioè tenete ben presente la salute pubblica e il paziente.
    Ciò non toglie però che il problema del prezzo dei farmaci esiste in Italia più che negli altri paesi. I farmaci qui sono molto più cari che all'estero.
    Ma il problema non si risolve, come giustamente tu dici, liberalizzandone la vendita. Le farmacie devono continuare ad avere il loro ruolo esclusivo di commercializzazione e assistenza.
    ben hai fatto a puntare il dito sulla sofisticazione.
    Un bel post interessante per un dibattito più aperto.
    Lorenzo

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  8. Hai perfettamente ragione Lorenzo sul prezzo dei farmaci. Ti ricordo però che sono prezzi imposti e al massimo possiamo effettuare uno sconto su quelli da banco. Ci sono poi i farmaci equivalenti ma quelli andrebbero acquistabili solo con ricetta andrebbero prescritti dai medici..e qui si fa dura la cosa.

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  9. Vedi Doriana, io dico che se è vero che questa classe dirigente fa acqua da tutte le parti e sempre più abbandona il cittadino negandogli tutti quei diritti sanciti dalla Costituzione, fra cui anche il diritto alla salute, è altrettanto vero che i cittadini italiani quei diritti se li lasciano usurpare comportandosi come "buoi al macello".
    In questo caso è semplice sabotare una simile iniziativa, non regge più la scusa che il cittadino è disinformato, basta ignorare simili vendite e far fallire l'iniziativa.
    C'è da dire che un popolo che ricorre ancora ai "maghi" per ogni disavventura.. ha poche speranze di uscirne vivo.
    Complimenti per la Tua pazienza nel mettere al corrente la gente su un tema così delicato qual'è la salute, non demordere :)

    Bella la figura dell'ambulante farmaceutico..fra tanti strilloni questo manca.. eheheheh
    Un bacione.

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  10. Concordo in pieno Francy, le maggiori responsabilità sono della classe politica ma anche degli italiani. C'è ancora un senso di irresponsabilità da parte nostra di ritenere la cosa pubblica un affare di altri, quando invece ne siamo coinvolti tutti in prima persona.
    Credere ancora nei guaritori o in chi ti fa promesse campate in aria è la nostra specialità, basta vedere i risultati delle elezioni.:)
    Ciao e grazie di questo commento
    Un abbraccio
    Doriana

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  11. immaginati lo strillone che incita all'acquisto del Viagra...

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