lunedì 9 agosto 2010

Doriana, ovvero, se fossi stata zitta quella volta?


-Ma non è giusto! Dissi io -
-Giusto cosa?? Che io badi prima ai soldi?? Guarda che il mondo gira in questo modo, tu forse non te ne sei mai accorta, hai ancora tanto da imparare cara mia.

-No, non ci sto! Quasi tutti ragionano come te ed è per questo che il mondo va così. Ah certo, tu andresti bene in America, dove solo chi ha i soldi si può curare, dove i malati di Aids muoiono per strada perchè non esiste sanità pubblica, dove le assicurazioni vivono sulle spalle degli onesti per gratificare i furbi e i ricchi come te.
-Doriana, non litighiamo per questo, litighiamo per il lavoro, che senso ha?
-Ha senso, perchè è come ci si propone sul lavoro che si dimostra la persona che si è e quanto uno valga. Etica caro, professionalità, che non significa fare l'altezzosa, ma fare in modo che chiunque abbia quello che abbiamo imparato allo stesso modo, dare il massimo per chiunque.
-Doriana tu vivi in un mondo di favole, è il denaro che ti da la pagnotta e magari anche qualcosa in più.
-Ne faccio volentieri a meno di quel qualcosa in più se è estorto con il ricatto, anzi, estorto a una persona che ha bisogno per la propria salute o perchè gli si è fatto credere che sia così.
E sai che ti dico, faccio volentieri a meno anche di te, perchè da quando hai dato l'esame di stato sei cambiato, ti sei messo su un piedistallo, giudichi, sei altezzoso, ti senti un dio in terra. Ma chi sei?? Un morto di fame come me che appena gli offrono una posozione dimentica da dove è venuto. Ebbene mio caro, un domani potresti dimenticare anche me, la storia si ripete sempre. Addio.

Me ne andai, e non lo rividi più.
Non rimpiango nulla di questa ultima conversazione. Anzi, ogni volta che ci ripenso sono sempre più convinta di aver fatto bene.
La conversazione riguardava la creazione di uno studio medico a pagamento, io non c'entravo nulla, ero appena laureata e non era il mio campo. Lo avevano coinvolto in un progetto di medicina estetica altri due soci, spese folli per futuri clienti ricchi ancora più folli.
Nulla di male se non si perde di vista la missione per cui uno studia, ma erano i discorsi degli altri due soci che mi fecero accapponare la pelle.
Dai che ci facciamo un mucchio di soldi, ma non vuoi mica fare il medico della mutua, vuoi mica vivere di stipendio fisso e timbrare il cartellino, e via di seguito.
Piansi, davanti a loro, e poi urlai la mia rabbbia: figli di papà del cazzoooooo, pieni di voi stessi, figli di arricchiti, tanto i vostri padri con i loro soldi puliranno le vostre merdate!
In mezzo c'era anche lui, che rideva di quelle battute e nonostante piansi dalla rabbia non disse nulla, quasi vergognandosi.
La discussione di cui sopra avvenne il giorno dopo quell'incontro con i suoi futuri soci.

Mio padre sarebbe stato fiero di me, io lo sentivo, ma il mio cuore in quel momento era straziato.
Due mesi dopo sposo un'altra.

Doriana

19 commenti:

  1. L'ultima frase mi ha dato i brividi. Cara Doriana, tu già lo sai ma voglio dirtelo anch'io:non hai perso nulla. Se abbandoniamo i nostri ideali, se rinunciamo a una parte di noi (la migliore), se dobbiamo scendere a compromessi, tirarci un pizzico sulla pancia, stare zitte quando vorremmo urlare, beh...non è amore o forse lo è solo da parte nostra. E credere di riuscirli a cambiare, gli uomini, è un grave errore. Certamente tuo padre sarà stato fiero di te e anche tu devi esserlo: hai descritto una vera donna. Baci Miryam

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  2. Ma grazie Idea, un commento bellissimo perchè mi hai toccata nella parte viva, in tante cose, a partire da mio padre. Grazie.
    Questo post è stato uno sfogo, un mettere in evidenza anche una parte lontana della mia vita. Parliamo di circa 18 anni fa.
    Non ho mai tradito i miei ideali, magari poche regole ma sempre fatte rispettare.
    Forse la mancanza di un padre mi ha permesso di pensarla così, non lo saprò mai.

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  3. Senti, dori, ora sono stufa....anke gli ideali abbiamo in comune? Io la penso esattamente come te, non mi vendo, non cedo al ricatto, non inganno o tradisco i miei principi. esercito la mia professione con etica e professionalità, senza distinzione fra gli utenti tra trattare e soprattutto cercando di aiutare chi posso, sempre restando nei canoni della legalità, dell'umanità e non dimenticando mai i miei trascorsi!
    Questo è carttere, Doriana. Questo è rispetto per se stessi. Non c'è nessun encomio, solo soddisfazione personale.
    Ah....dimenticavo....io sono anke pignola sul lavoro!
    Sono fiera d'avere un'amica come te!
    T'abbraccio con orgoglio
    Elisena

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  4. Eh si Elisena, gli ideali. Ma io li chiamerei doveri verso noi stesse. Ho iniziato a comprendere questa cosa proprio da episodi come questo.
    Sono stata un pò sfortunata in amore, e non lo dico per compiangermi, sono comunque soddisfatta di me stessa e sai perchè? Perchè ho scoperto di sapermi innamorare e saper dire di no.
    Di quella persona credevo fosse amore, ma non lo era. Te ne accorgi quando senti certe cose, tipo che si era poi sposato. Ma in quel momento ero distrutta, era il mio primo uomo vero.
    Forse il mio destino è quello di non sposarmi, amare ma rimanere nascosta, innamorarmi della persona sbagliata.
    Sono sincera, questo post è uscito pensando al post precedente e al tuo sull'amore. Mi sono chiesta le cose che ho poi commentato da te, eppure, in base a quei principi, non farei sesso senza amare pure io. Non mi piace dare solo il corpo, eppure potrei farlo, vivo sola, penso di piacere e qualcuno delle persone che conosco mi piacciono, ma mai scesa a compromessi.
    Mio Dio, ti sto rispondendo sul blog come se ti mandassi una mail privata. Ma si, va bene lo stesso, e bello ogni tanto lasciarsi andare con le amiche.
    Doriana

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  5. La tua spontaneità dimostra veramente ciò ke sei, Dori, una persona che riesce a mettere a nudo la propria anima. Non c'è nulla di sbagliato in quello che dici. Ci sarebbe da aprire un tema molto complesso su ciò che vuol dire amre, tipo, che se io, parlo personalmente proprio di me, amassi una persona o m'innamorassi d'una persona (ed è quello ke veramente nella vita mi è accaduto)io farei l'amore con lui in ogni caso, perchè sono io ad amarlo, non m'importerebbe se per lui è solo sesso. Basta che non lo sia per me!
    Un bacio Dori, che di amore ne hai tanto da donare. Spero ke incontrerai presto l'uomo degno di riceverlo e, mi auguro, di contraccambiarlo!

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  6. P.S.: SEMPREIO:
    Spero ke incontrerai presto l'uomo degno di riceverlo e, mi auguro, ke lo contraccambi!
    Era questa la frase ke volevo scrivere.

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  7. Come vedi ha fatto veramente in fretta a cambiare pagina su ogni fronte, saresti stata infelicissima con un uomo arido e superficiale come si è dimostrato purtroppo. E proprio perchè hai avuto per riferimento una persona bella, come tuo padre, sai che quella è l'unica strada, percorrerla può essere anche doloroso a volte ma
    non possiamo farne a meno per essere coerenti con noi stessi. Un bacio cara con tante fusa

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  8. qualcuno laureato in psicologia anni fa mi disse che gli ideali non contavano nulla nella vita..che non aiutavano ma che erano spesso un ostacolo..
    anche io vivo di ideali..di sogni..di favole e di fantasia...e forse per qualcuno non è il massimo di vita..ma a me piace cosi.

    un sorriso sincero doriana..e davvero piacere di conoscerti.

    ..njara

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  9. Ma concordiamo su tutto Elisena!!
    Infatti se io fossi innamorata di un uomo ma lui no a letto ci potrei andare lo stesso. Comunque, per dare una regola generale a quello che io penso, concordo che anche io devo provare qualcosa, non solo piacere fisico.
    Poi ovviamente non intendo un grande amore, ma qualcosa si.
    Il sesso fine a se stesso non riesco a farlo.
    E come disse Catalano, però è vero anche il contrario non c'è amore senza sesso:))))
    Doriana

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  10. Grazie Fel, bellissimo commento.
    E' stata propio l'idea che mi sono fatta di mio padre, dai racconti di mia madre, che è stata all'inizio la mia guida, una sorta di rendere conto a lui nel mio cuore.
    Questo ha fatto si di formarmi una carattere con poche regole ma sempre rispettate.
    Sarei stata la donna più infelice, quello è vero, ma allora non lo sapevo. In questo post ho vluto infatti evidenziare come sia importante spesso un no deciso che un tentennamento.
    Grazie ancora Fel

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  11. Ciao Njara e benvenuta, il piacere è tutto mio.
    Leggo spesso i tuoi commenti sul blog la Compagnia delle Lettere.
    Ideali di vita, ma soprattutto coerenza con se stesse.
    Oddio, non sono una campionessa di coerenza, ma su alcune cose si.
    Grazie ancora e a risentirci presto.
    Doriana

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  12. Una storia d'ordinario amore e, permettimi, non corrisposto come avresti voluto e come meritava.
    Non lo definirei un errore, ma una esperienza oppure un incidente di percorso come capita a tanti, anche a me è successo.
    Quello che voglio dirti è che hai raggiunto successo in molte parti della tua vita, devi esserne fiera perchè è il frutto del tuo essere e della tua professionalità.
    Concordo totalemnte nel seguire i propri principi e a volte il proprio istinto.
    Tu hai molte qualità, lo si vede da questo blog e posso anche testimoniarlo conoscendoti.
    Queste tue qualità ti permettono di vivere comunque serena perchè vai sempre a testa alta, non devi nulla a nessuno e molte persone sono contente della tua compagnia.
    Questo episodio del passato ti ha formata, sicuramente delusa, ma non tutti gli uomini sono così, lo sai bene anche tu.
    Innamorarsi delle persone sbagliate, a chi non è capitato? :))))
    Lorenzo

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  13. Le parole di encomio sia pur sincere, e belle, e giuste, non hanno il peso, l'odore ed il calore di un corpo vivo, nonostante gli sforzi per renderle corporee e vigorose, le parole non ci abbracciano, non ci stringono, non ci accarezzano: la solitudine rimane.
    La solitudine ha tante anime e tante ragioni.
    Ma mai nessun alibi.
    Non ne ha bisogno, perchè è sempre msledettamente sincera.
    Sempre se stessa, a dispetto delle motivazioni giuste o ingiuste che l'hanno originata.
    Ma tu non te ne lamenti, perchè sei una donna forte.
    E consapevole.
    E coerente.
    E forse sorridi paziente alle nostre parole d'encomio, dettate dall'amicizia e dalla stima, e dall'empatia che ci fa vedere, in questa tua storia, una parte anche delle nostre storie.
    Sorridi paziente a queste parole chissà quante volte sentite e ripetute nella testa per trarne forza nei momenti più difficili, quelli in cui si ha bisogno di una voce, di una mano, di una carezza.
    In cui si ha necessità di sedare un dubbio o solo di condividere un opinione.
    La solitudine delle persone coerenti, e qui non è un discorso di single o di coppia, ma di individualità, è quella più difficile perchè è una scelta consapevole e, come tale, rifiuta a priori alibi ingannatori, scorciatoie e compromessi.
    Non s'inchina davanti a nessuno seppure il suo cuore è spezzato.
    E si veste di giusto e leggittimo orgoglio anche se dentro si versano lacrime nascoste.
    La coerenza e l'orgoglio di rimanere se stessi esigono sempre un prezzo altissimo.
    Hai tutta la mia stima, Doriana.
    Un bacio
    Marilena

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  14. Ti ringrazio Marilena di questo bellissimo e sentito commento. Hai colto molti punti del sentire di una donna, magari con qualche distinguo, che però sono solo dettagli del modo di vivere un amore finito.
    Non mi manca la fisicità di un uomo, allora magari mi mancava quella di quell'uomo, cosa però superata nel giro di pochi mesi visto l'epilogo.
    Come non mi manca ora perchè non saprei individuarne il soggetto.
    Questo post l'ho scritto per un motivo principale, le scelte che una compie come si potrebbero riflettere nella vita. Ma anche per un motivo secondario ma non meno importante; giustamente come dici tu la solitudine se vissuta con orgoglio o con rimpianto. Io non rimpiango e non mi sento orgogliosa, so solo di aver fatto la cosa giusta. Ovvio è stato il tempo a darmi questa consapevolezza, i primi mesi ci stavo male, ma stavo bene con me stessa.
    E' l'amore il motore di tutto Marilena, anche se apparentemente a darcene i segnali sono altre cose, come il desiderio fisico, la voglia fisica o dare una risposta al nostro corpo.
    Amare noi stesse, da qui parte il tutto, amare la persona di cui ci si innamora se contraccambiati, dare il segno dell'amore, sempre, poi il resto viene da solo.
    Tu Marilena hai una grandissima fortuna ora. Quel passo della Teogonia che ti ho scritto sul tuo blog parlava anche di questo, anzi, soprattutto di questo.
    Ti ringrazio per questo tuo commento, mi ha permesso di esplicitare meglio il mio sentire.
    PS:
    Mi hai fatto davvero sorridere quando hai scritto che magari sorrido alle parole di encomio:)))
    Mi sono vista seduta alla frank Buscaglione, con la sigaretta allingiù e quel sorriso sardonico come dire seee la sapete lunga voi. :DDDDD
    Ma non è così, te lo assicuro, anzi, rimango benevolemnte stupita dalle vostre parole e in questo caso dal tuo commento. Uno scambio di idee e di impressioni bellissimo, partendo da una storia personale, che diviene momento di riflessione molto seria in base alle proprie esperienze lo trovo straordinario, arricchente, bellissimo.
    Sai Marilena, c'è un denominatore comune in tutte noi, e lo dico leggendo molti vostri post e di argomenti più svariati, le esperienze di una diventano le esperienze di tutte, senza pregiudizio o, peggio, falsi moralismi.
    E' una cosa che sento soprattutto nei vostri blog o nei vostri commenti.
    Quello che si sente lo si dice, sapendo che c'è un'altra o un altro che sta riflettendo su questa storia.
    Lorenzo l'ha chiamata una volta la forza del blog, ebbene io dico non solo, per me è soprattutto la forza di un legame sincero.
    Doriana

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  15. Guarda Marilena, non so cosa sia successo ma sono stata mezzora a risponderti per poi Google dirmi che era troppo largo il commento (?) e si è cancellato tutto. Ha ragione tua sorella, di due non ne facciamo una :DDDDD
    Ora è tardi ti ri-risponderò domani. Abbi pazienza. Ci tenevo a dirtelo perchè è un commento molto bello e ci tenevo a risponderti subito.
    Solo che mi ero dilungata un casino......
    Doriana

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  16. Hai ragione quando sottolinei che non rimpinagi e non ti senti orgogliosa sapendo di aver fatto la scelta giusta.
    Ma l'orgoglio a cui facevo riferimento non è quello della vanagloria o dell'affermazione ma quello della dignità di rimanere se stessi, rifiutando le mediazioni ed i compromessi.
    Alla fine, comunque, si paga sempre un pedaggio per le scorciatoie (e questo è autobiografico).
    E'la forza di non cedere agli alibi, neppure a quelli del sentimento, che fa la differenza.
    La solitudine......non è quella della mancanza fisica di un uomo, non avrei potuto attribuirti una cosa simile non sapendo davvero nulla della tua vita, ma quella che sopravviene nel momento in cui si compie una scelta.
    C'è un orgoglio di noi stesse, Doriana, che non sempre vediamo al momento giusto, oppure c'è ma lo si ignora (autobiografico anche questo) ed è così facile da nascondere sotto alibi e motivazioni che alla fine psicologicamente, e per salvezza personale, ci si convince pure della giustezza della mistificazione giungendo a crederla come vera.
    Tu hai avuto quel coraggio.
    Hai fatto la cosa giusta.
    Credimi che questo non è alla portata di tutti.
    Le parole d'encomio non sostituiscono il calore fisico di un uomo......e qui mi sono espressa davvero male, facendomi prendere dalla mania di "romanzare" sempre tutto e personalizzare, a mio modo, le vicende.
    Questo capita quando mi sento davvero coinvolta,
    e quindi è giusta la tua correzione: la mancanza di quell'uomo in quel momento.
    Ti chiedo scusa delle mie "personalizzazioni" ma questo post mi ha fatto interrogare su me stessa: e se fossi stata zitta quella volta?
    Un bacio
    E buona giornata
    Marilena

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  17. Ma Marilena, non devi assolutamente chiedere scusa, e di che poi?
    Semmai io dovrei chiedertelo per aver in parte frainteso il tuo commento.
    Beh, normale io mi permetto di aggiungere, situazioni complesse, il commentare partendo giustamente da esperienze personali, ecc...
    Ripeto che rileggendo la mia risposta si potrebbe leggerla come una critica. E' da intendersi come invece uno specificare del mio sentire. Sono partita dalle tue parole per ulteriormente riflettere su me stessa.
    " .. si paga sempre un pedaggio per le scorciatoie.." verissimo. Io forse ho preso la strada più semplice, il lasciarci, e solo il tempo può dire se è una scorciatoia che ha risparmiato ulteriore dolore. Oppure una scorciatoia avrebbe potuto essere fare finta di nulla, in quel caso il pedaggio avrebbe potuto essere più salato. Mah, chissà, l'importante è non rimpianegere nulla, come giustamente hai sottolineato.
    Mi permetto di dirti che se la scorciatoia serve in quel momento per non finire in un baratro, beh Marilena, ben vengano le scorciatoie. Io la chiamerei richiesta ( a se stesse?mmm interessante argomento per un ulteriore mio post , che dici?;DD) di aiuto, un modo di dire all'altro: guardami, decidi, io sono qua e ho un disperato bisogno.
    Una scorciatoia inevitabile.
    Ma posso aggiungere che, fortunatamente, non mi sono mai trovata a un bivio del genere. Se mi fosse capitato, prima il non cadere nel baratro e poi l'orgoglio. Sono sincera.
    Per concludere ti dico, romanza pure e non scusarti, anzi, mi piacciono i tuoi commenti:))))
    Se tu fossi stata zitta quella volta? Forse non lo saprai mai, come non lo so io per la mia storia....forse non saremmo qui in questo blog, forse rimpiangeremmo quel si dai, ritentiamo.
    Con stima e affetto Marilena
    Doriana

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  18. Purtroppo nel mondo funziona così e noi possiamo solo fare quello ke più è congeniale ai nostri principi, non cambiare gli altri....è impossibile.
    Quanti colleghi ci sono che fanno discorsi simili? Eppure il farmacista dovrebbe, per la salute della gente, essere al di sopra delle parti.
    Non so se hai letto nel mio blog, ma un mio collega, vicino, per accaparrarsi un mio cliente non gli ha fatto pagare il ticket sulle ricette facendogli "risparmiare" 11 euro.
    E secondo te per il cliente chi aveva ragione? DOpo 8 anni di continui favori, alcuni, molti, dei quali esulavano dal mio camice bianco, il cliente ha pensato che io fossi in malafede e che lo volessi truffare e derubare....

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  19. Ciao Flo, benvenuta nel mio blog, mi fa davvero piacere.
    Questo post l'ho messo con l'intento di raccontare un fatto un pò lontano nel tempo, ma anche come testimonianza di certi modi di fare correnti in certi ambienti.
    L'episodio che hai citato e davvero molto scorretto, anzi da riferire all'ordine secondo me, ma purtroppo certi colleghi pensano più da bottegai che dottori.
    Hai toccato un tasto a me caro, l'essere al di sopra dele parti a favore della gente, lo trovo etico e anche uno dei fini del nostro lavoro.
    Spesso nelle risposte ai commenti il mio orientamento è in tal senso.
    Come puoi vedere qui parlo di tutto, ogni tanto qualcosa di tecnico proprio per cercare di diffondere una coscienza che parta innanzitutto dalla propria salute.
    Grazie ancora della visita, a presto Flo.
    ciao
    Doriana

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