giovedì 9 dicembre 2010
Scoperto il gene della SLA
Una ricerca italo-americana ha messo in luce il coinvolgimento di un nuovo gene nell'insorgenza della Sclerosi laterale amiotrofica. Si tratta del gene VCP (Valosin Containing Protein), che si trova nel cromosoma 9.
Lo studio, pubblicato sulla rivista specializzata Neuron e che verrà discusso nel corso del prossimo Congresso mondiale sulla Sla che si terrà ad Orlando in questi giorni, è stato reso possibile grazie alla collaborazione fra quattro diversi centri di ricerca: il Centro SLA del Dipartimento di Neuroscienze dell'Università di Torino e dell'Ospedale Molinette di Torino (coordinato dal professor Adriano Chiò), il Laboratorio di Neurogenetica dell’NIH di Bethesda – USA (coordinato dal professor Bryan Traynor), il Centro SLA dell'ospedale universitario di Modena (coordinato dalla dottoressa Jessica Mandrioli) e il laboratorio di genetica molecolare dell’azienda ospedaliera OIRM Sant’Anna (diretto dalla dottoressa Gabriella Restagno).
La scoperta è stata possibile grazie all'uso della nuova e rivoluzionaria tecnica degli Esomi, grazie alla quale è possibile sequenziare tutta quella parte del DNA che codifica per le proteine. La tecnica è stata utilizzata per la prima volta negli studi sulla Sla. Il nuovo gene era già noto quale causa di un’altra malattia neurologica (la demenza frontotemporale associata a miosite a corpi inclusi e malattia di Paget), ma soprattutto, oltre ad essere la causa del Morbo di Lou Gehrig (denominazione ormai diventata famosa in campo sportivo), è il primo gene scoperto che interferisce con il processo di accumulo di proteine anormali nelle cellule nervose. Infatti i motoneuroni nella Sla muoiono per accumulo di tali proteine aberranti. La scoperta di questo nuovo gene rappresenta pertanto una svolta fondamentale per la comprensione di questa terribile patologia ed offre prospettive per l’identificazione di terapie per il suo trattamento.
Fonte per questo post
Doriana
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Buon Giorno Doriana,
RispondiEliminami fa davvero piacere che sia stata identificata la causa della sclerosi multipla.
Conosco due persone, giovani ahimè, che ne sono affette.
Spero e mi auguro di cuore che venga al più presto individuata anche la cura, sia per la sclerosi che per la demenza. Malattia quest'ultima maggiormente diffusa fra le persone anziane.
Incrociamo le dita.
Bel post
Un bacione
Dori, speriamo ke la ricerca non si fermi mai, come vogliono qui in Italia. C'è gente speranzosa, giovane o meno, e questi della scienza sono i veri MIRACOLI ke possono aiutarli!
RispondiEliminaBuona serat e un bacione pieno d'affetto!
Elisena
una grandissima notizia per l'umanità!!
RispondiEliminaconsiderato l'aumento di tale malattia.
l'unica notizia triste è il contributo italiano ceduto all'estero.
ma davanti a notizie come questo passa in secondo piano anche la triste realtà dei nostri cervelli.
Speriamo la ricerca non si fermi, è una malattia più rara di altre, ma purtroppo sento in aumento, non solo tra i sportivi. Mi piace che pubblichi e ci aggiorni su questo cose , sempre molto trascurate, ma ci riguardano tutti. bacio
RispondiEliminaSi Francesca, è stato fatto un lungo passo verso il capire i meccanismi di questa tremenda malattia. Grazie anche ai ricercatori italiani e all'università di Torino.
RispondiEliminaCiao e grazie, a presto
Doriana
Mai perdere la speranza Elisena e la medicina sta facendo passi da gigante proprio in questi anni.
RispondiEliminaTieni anche conto, e di questo ne sono orgogliosa come italiana, che abbiamo il sistema sanitario fra i migliori al mondo, avanzato in parecchi campi della chirurgia e di altre branchie. Grazie soprattutto a molti medici che si dedicano con passione alla ricerca.
Una scoperta interessante, meglio non correre, che aprirà sicuramente molte porte per la cura e la prevenzione.
Un bacione Elisena carico di affetto :))
Doriana
Vero Only, negli ultimi anni c'è stato un aumento significativo di questa malattia. Questa scoperta getta molte speranze per chi ne soffre. In ogni caso conoscerne le cause si potrà pensare anche alla prevenzione oltre che alla cura.
RispondiEliminaDoriana
C'è uno strano collegamento fra l'attività sportiva e la SLA. Per ora non si conoscono le possibili cause scatenanti, si pensa al dopping, ma è presto per dirlo.
RispondiEliminaGrazie del complimento Fel, ma è anche il mio lavoro e poi ho sempre avuto una passione per la medicina, anche se vista sotto l'aspetto farmacologico. Il fatto di postare queste notizie era anche uno degli intenti miei, avevo però paura di essere noiosa o magari passare per saccentella:DDD
Grazie, un bacione che qui fa un freddo boia:DDDDDDDDDDDDDD
Anzi Fel, in puro mandrogno : el fa 'na frig orba:DDDDDDD
RispondiEliminaNon sei per niente saccentella, anzi!
RispondiEliminaHai, infatto, fatto capire in termini chiari, quasi semplici un problema complesso. Chapeau.
Il legame tra SLA e sport... temo proprio che esista, anche perchè per battere determinati record, spesso gli atleti devono stracaricarsi di sostanze a dir poco sospette...
Un altro lato dell'alienazione, che dall'ambito lavorativo si estende a quello sportivo-agonistico.
Ma speriamo che certi progressi... progrediscano ulteriormente.
Besos e buone feste!
Grazie Riccardo del complimento.
RispondiEliminaDevo però dirti che il post è copiato ( vedi link in fondo) da leonardo.it .
Speriamo davvero che questa scoperta porti ad intraprendere una strada più fruttuosa per combattere questa malattia devastante.
Grazie ancora e auguri di buon anno
Doriana