sabato 19 marzo 2011

NO ALLA GUERRA IN LIBIA


Con quale coraggio tutte le forze politiche, tranne Lega e IdV, hanno detto si?
La lega, per motivi a dir poco ignobili, chiamando noi italiani un paese vicino, L'IdV è stato l'unico partito con motivazioni sensate a dire NO ALLA GUERRA.

16 commenti:

  1. Non è vero: anche l'IdV è un partito guerrafondaio. Non ha partecipato al voto per una pura questione legalista; c'è un articolo del trattato con la Libia, infatti, che ci vieta ogni azione militare contro la Libia. "Cancelliamo questo trattato - dice l'IdV - e solo poi portiamo avanti l'azione militare". E' la solita guerra imperialista per assumere il controllo politico di un paese ricco di petrolio, al fine di spazzare via, oltre a Gheddafi, la rivoluzione araba che si sta diffondendo sempre più. Non dica l'Occidente di voler intervenire in favore della popolazione civile e per i diritti umani, quando appoggia un regime reazionario come l'Arabia Saudita che manda le truppe in Bahrain per reprimere le proteste di piazza! Che ipocriti i signori del cenrtosinistra italiano che il 12 marzo scendono in piazza per "difendere la Costituzione" e neanche una settimana dopo votano la guerra in palese violazione della Carta stessa! Contro i regimi corrotti e reazionari! Contro l'imperialismo! Per la rivoluzione araba ora e sempre!

    RispondiElimina
  2. Credo che il vero motivo sia la difesa del possesso dei pozzi petrliferi e delle risorse di gas naturale. La vera paura dell'occidente è che queste fonti energetiche cada in mano a Osama Bin Laden. Non per nulla la Francia è in prima linea in questa offensiva militare che poco a che fare con la pace. Condivido lo spirito del tuo post.
    All'anonimo vorrei chiedere a quale rivoluzione araba fai riferimento?

    RispondiElimina
  3. Sempre guerre , non si fà altro che fare guerre , siamo in mano a ..a criminali assetati di potere , qualsiasi guerra è sempre una terribile sconfitta per tutti !!!

    RispondiElimina
  4. A logos nella nebbia: mi riferisco a tutti i sommovimenti popolari che in questi mesi stanno coinvolgendo il mondo arabo, dalla Tunisia al Bahrain, dalla Libia all'Egitto... Al di là delle direzioni su cui poggiano queste rivolte, esse nascono dall'odio verso l'oppressione, dal sentimento della ribellione, e smentiscono nel modo più netto l'idea di un potere inespugnabile e onnipotente. E' per questo che queste rivolte sono un esempio prezioso per tutti gli sfruttati: anche in Italia la parola d'ordine deve essere "Fare come in Tunisia e in Egitto!"

    RispondiElimina
  5. Ciao Anonimo ( mi piacerebbe sapere il tuo nome) grazie del commento, molto articolato anche se sono solo in parte d'accordo.
    L'IdV ha detto no alla guerra, in nome del patto scellerato fra Berlusconi e Gheddafi, ma non mi risulta che senza quel patto avesse magari detto si. E' una risoluzione ONU molto affrettata, senza discussione politica e senza motivazioni forti. A me dà la sensazione di una uscita posticcia.
    Sulla rivoluzione araba non concordo. Il motivo è semplice, non si tratta di rivoluzione, non viene dal basso. Forse si sono aggregati anche gruppi di giovani, quello è vero, ma a mio giudizio è stata una provocazione nostra affinchè si possa arrivare a questo punto.
    Concordo con Lorenzo quando dice che il vero motivo è il petrolio e proprio con i francesi in primis.
    Valerio, proprio per questo ho messo questo semplice post, per affermare la mia contrarietà alle guerre, tutte.
    Doriana

    RispondiElimina
  6. Ank'io sono contro le guerre, TUTTE, come dice Doriana, ma sono anke contro le dittature, le'ingordigia dei potenti, i loro falsi e schifosissimi imbrogli chiamati dalla storia "TRATTATI"!
    Una buona domenica a tutti!
    Un immenso abbraccio ate, cara amica!
    Elisena

    RispondiElimina
  7. Ciao Doriana, sono l'anonimo di prima, scusa che non mi ero presentato...
    La non partecipazione al voto sulla guerra dell'IdV, come ho detto, era stata spiegata dallo stesso partito di Di Pietro con il fatto che un'eventuale azione militare doveva passare necessariamente per la cancellazione del trattato con la Libia. Senza quel trattato avrebbe detto ugualmente no, dici? A parte che non ha detto no (ma non ha partecipato al voto), secondo me le cose non stanno così. La posizione ufficiale dell'IdV è ambigua. Sul suo sito c'è unicamente una cronaca dei fatti delle ultime ore sulla guerra, e alla fine si dice: "Anche in occidente però c’è chi si chiede se l’attacco armato sia il modo migliore per fermare le violenze di Gheddafi contro i suoi oppositori". Posizione poco netta! In realtà il centrosinistra italiano - Pd e IdV - è legato in modo stretto agli interessi delle grandi imprese e delle grandi banche che in Libia vogliono fare i loro affari milionari e vedono di buon occhio la guerra. Il tentennamento dell'IdV si spiega con l'opportunismo di chi agli occhi della gente vuole dimostrarsi sempre e comunque contro Berlusconi, quando in realtà ne condivide le politiche di fondo, come la politica estera!
    In ogni caso, complimenti al Pd: in un sol colpo ha mandato l'Italia in guerra e ha salvato il governo Berlusconi (che per il dissenso leghista non avrebbe avuto la maggioranza!). E poi si vantano di essere "responsabili": sì, responsabili verso gli interessi delle grandi imprese, delle gerarchie militari e dell'imperialismo internazionale!

    RispondiElimina
  8. Quanto alla natura delle rivolte nel mondo arabo, i sommovimenti che ci sono stati in questi mesi sono andati esattamente contro i regimi dispotici e reazionari che tutti i governi occidentali, compresi quelli italiani di qualsiasi colore, hanno sempre sostenuto e di cui sono stati complici! Non a caso, l'Occidente continua a sostenere, contro le rivolte popolari, regimi quali l'Arabia Saudita, lo Yemen, il Bahrain. Il problema è semmai quello di sforzarsi per dare alle lotte uno sviluppo in direzione coerentemente antimperialista!
    La guerra in Libia ha lo scopo proprio di bloccare l'espansione delle rivolte in modo da acquisire direttamente il controllo della situazione.

    RispondiElimina
  9. Bella analisi Martino, in effetti concordo in linea di principio, sono anche io per favorire l'espandersi delle libertà.
    Però permane il dubbio del come favorire questi popoli. Aiutarli con le armi o con la diplomazia?
    Io sarei per un approccio diplomatico, ma mi sa che in questo caso poco frutterebbe.

    RispondiElimina
  10. Elii, pure io sono contro le guerre, ma mi sa che viviamo in un momento dove le uniche risposte sono appunto gli attacchi militari. Hai visto con che fretta hanno attaccato la Libia?
    Una buona Domenica anche a te JB:)
    Doriana

    RispondiElimina
  11. ...con quale fretta e con quale spiegamento di forze....possibile che non si potessero attivare altre forme ?????????
    La guerra è sempre distruzione e morte per tutti...

    RispondiElimina
  12. Infatti Upupa, con quale fretta.
    le navi erano già sul Mediterraneo che ancora l'Onu non aveva detto nulla.
    E oggi si è saputo che i francesi hanno iniziato a bombardare senza ancora l'ordine dal comando generale di farlo.

    RispondiElimina
  13. Bella discussione,
    i punti toccati sono validi, condivido quanto detto da Martino. "La rivoluzione è contagiosa", impedire con tutti i mezzi che si diffonda l'epidemia è l'accordo fra i potenti del mondo.
    La Francia sul caso Libia è la più agguerrita di tutte, le risorse mondiali sono alla fine, abbiamo già dato fondo alle riserve. Sopravviverà chi riuscirà ad accaparrarsene la fetta più grossa. Che sia pegtrolio, gas,uranio, plutonio, industrie, suoli liberi.
    Come da prassi gli italiani giocano sporco facendosi un autogoal dietro l'altro. Il PD ha di nuovo salvato Berlusconi, che per il momento ha un solo grande problema da risolvere... la giustizia! Il resto, compreso gli italiani, possono andare all'inferno!

    RispondiElimina
  14. LA solita ipocrisia dell'intervento "tecnico", la guerra spacciata per qualcos'altro ...

    RispondiElimina
  15. Purtroppo è così Francesca, sia per quanto riguarda la guerra sia per quanto riguarda i nostri " affari" interni.
    Sembra che ogni volta che il governo è in difficoltà gli venga gettata un'ancora di salvezza, proprio dal PD.
    Ciao e un abbraccio
    Doriana

    RispondiElimina
  16. Vero Giardy. e qui in Italia anche un qualcos'altro spacciata per guerra.
    Bacio
    Doriana

    RispondiElimina