mercoledì 1 settembre 2010

Storia di ordinaria follia





Tutto iniziò sentendo un disagio inspiegabile.
" oggi non vado al lavoro, che vadano a farsi fottere tutti"

Tutto iniziò guardando la gente intorno a noi come estranei.
" Che cazzo hanno da guardarmi? E tu? Sparisci dalla mia vista, pezzente!"

Tutto iniziò avendo paura di non farcela, di sentirsi fuori dalla mischia.
" Adesso mi compro un fucile, se qualcuno ci prova ad antrare in casa mia lo faccio secco!"

Tutto è iniziato, in quel giorno piovoso, quando la famiglia X, ha iniziato la giornata chiedendo la carità.
" Basta, non ne posso più di questi zingari, mi hanno rotto i coglioni. Sempre a mendicare. Dovrebbero mandarli via."

Tutto è inizato quando lui ha imbracciato il fucile e ha iniziato a sparare dalla sua finestra.
" Vi ammazzo tutti, porci bastandi. Avete finito di sporcare le mie strade"

Uno, due, tre caricatori, tutti scaricati per le strade di Bratislava, in mezzo alla folla che passeggiava.
" Codardi! Adesso scappate! Prendete queste, insetti!"

Tutto è finito quando il sangue di sette persone, di cui due bambini, ammazzate da quel fucile e altre 15 ferite, scorreva per le strade di Bratislava.

Eppure quel fucile è stato messo in mano anche da quegli abitanti della città di Michalovce quando decisero di costruire un muro in cemento armato contro gli zingari Rom.

Perchè fa notizia, giustamente, il muro eretto dagli israeliani contro i Palestinesi, mentre non fanno notizia gli inumerevoli muri eretti da una popolazione contro altre popolazioni?
Perchè per il terremoto di Haiti tutta la comunità internazionale si è mobilitata in aiuto agli abitanti dell'isola mentre in Pakistan sono ormai 6 milioni gli sfollati dell'alluvione catastrofica di questi giorni e nessun governo si è mosso?

Anche fra gli umili e gli oppressi ci sono categorie di serie A e di serie B.
Queste scelte mi ricordano tanto, nei libri di storia, quando i nazisti decidevano chi dovevano salvare, magari solo per gioco, dalle camere a gas.

Doriana

17 commenti:

  1. Un post che fa riflettere molto e ci sarebbe da dire altrettanto.
    Non lo so perchè ci sono popolazioni o etnie che fanno più notizia, forse ci sono interessi dietro, forse i palestineti sono usati da vorrebbe mettere le mani su di loro o forse hanno la forza di farsi sentire di più. Sinceramente non lo so, come non so perchè la comunità internazionale, con il Presidente USA in testa, abbia attivato una macchina enorme per Haiti e al contrario in Pakistan nulla.
    Muri di quel genere ce ne sono tantissimi, a Padova, ad esempio, ce n'è uno che circonda un intero quartiere, a Gorizia avevamo il nostro muro come a Berlino ma quasi nessuno lo sapeva.
    Forse ci sono davvero oppressi di serie A e di serie B.
    Sugli zingari....non so che dire. Mi spiace.
    Lorenzo

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  2. Quanto vorrei avere la possibilità di dare una risposta ai tuoi più ke giusti quesiti.
    Questo tuo blog diventa sempre più bello ed interessante. SEI GRANDE DORI!
    Vorrei essere UNA POTENTE x dare una lezione di umanità a ki del potere ne ha fatto fette di torta di soldoni!
    Elisena

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  3. La ricostruzione della psicologia dello psicopatico è suggestiva, probabilmente è andata proprio così. La differenza fra Haiti e il Pakistan? Sarà che il Pakistan sostiene Al Qaeda? Mentre Haiti è del tutto inoffensiva? Ovviamente, non è solo questo, magari anche perché Haiti è vicina agli U.S.A.
    Ma ciò che è rimarchevole è il ritorno prepotente e aggressivo del razzismo, una forma di integralismo che non è secondo a quello religioso. Prova ne è che anche in Italia non scherziamo. E' avvilente.

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  4. Io credo, Lorenzo, sul problema dei palestinesi, che l'opinione mondiale lo abbia trasformato nel problema di Israele. Detto alla buona : " hanno girato la frittata". Da qui una parte dell'opinione pubblica, diciamo quella impegnata, ha invece a cuore davvero le sorti del popolo palestinese.
    Sono convinta che quando ci sia uno scontro fra mezzi di informazione la tensione salga, al contrario, fa invece comodo starsene zitti perchè o tutti sono daccordo oppure non ci sono interessi dietro.
    Il problema però rimane e giustamente come affermi tu non si spiegano comunque certe omissioni sia sull'informazione sia sugli aiuti.
    Sugli zingari ho capito cosa hai voluto dire e io non concordo nel modo più assoluto. So che ovviamente non ti sei riferito all'episodio citato, ma più in generale si prova una indifferenza verso questa etnia.
    Io dico, da stupida in materia, che o si ragiona in tutto e per tutto giudicando, se il caso, partendo dal singolo, dai reati commessi da come si comporta, e dalle leggi che infrange, oppure per qualcuno si parla di singolo e per altri si parla di etnia.
    Quel ragazzo ucciso in carcere in Francia lo hanno ucciso perchè stava sulle balle in quanto italiano. A me non fa piacere che la si pensi in questo modo tanto quanto sono dispiaciuta che abbiano ucciso un ragazzo. Penso che anche gli zingari onesti la pensino così.

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  5. Grazie JB!! In questo periodo sono molto pensierosa e spazio dal cortile di casa fino a Bratislava per approdare in Palestina:DDDDD
    Non sapevo cosa scrivere sull'argomento, sai che avrei difficoltà a fare una analisi politica, così ho cercato di intuire i pensieri di uno psicopatico ma provocati dalle condizioni sociali e culturali. Tieni conto che i primi sintomi,quasi sempre, coinvolgono la sfera sociale e lavorativa.
    Così ho scritto questa cosa ma l'intento era di parlare dei muri che noi ergiamo a difesa, così ci fanno credere, ma che invece sono un boomerang incontrollabile e dei poveracci che anche qui non li lasciano la dignità di essere almeno tutti uguali ma invece vengono differenziati in serie A e B.
    Un abbraccione grande come quella lussuosa auto su cui sei salita.
    Ma almeno i tartufi li hai mangiati a Moretta?
    Doriana

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  6. Si Luigi hai ragione, è un punto di vista giusto e pratico, ma per Haiti si sono mossi un pò tutti. L'Italia e la Francia non sono molto vicini. Propendo per il fattore Al Qaeda, ma allora non si spiega il mancato intervento della comunità araba.
    Concordo pienamente su un ritorno del razzismo, cioè il giudicare un singolo in quanto appartenente a una razza o ritenerlo comunque inferiore. Si è pure incattivito, e di tanto, quello nostro interno, ormai fa parte del linguaggio politico. Anche in Austria e Olanda non stanno molto bene :DDD
    Ciao Luigi e grazie del commento
    Doriana

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  7. Probabilmente, se non certamente, ai paesi arabi non frega niente di ciò che accade in Pakistan e in Afghanistan. L'Iran, ad esempio ha il suo da fare a causa dell'isolamento internazionale in cui è precipitato e persegue tenacemente (tenacia meritevole sicuramente di miglior causa) un programma di arricchimento dell'acqua pesante per avere combustibile nucleare, destinato secondo gli U.S.A. alla produzione di un arsenale atomico. Nel frattempo, la popolazione vive nell'indigenza. Inoltre, tutto il mondo arabo, con la sola eccezione - credo - dell'Egitto vive nell'ossessione di cancellare Israele, la quale, a sua volta, ha dovuto ha dovuto, dolorosamente, constatare che la forza delle armi non basta per cancellare il problema. Anzi, nel recente conflitto con Hammas in Libano (dove noi oggi stiamo a fare la parte del 'miles gloriosus' molto congeniale a B.) Hamas ha dimostrato di essere più brava nella guerra elettronica degli israeliani, ed è quanto dire, visto che la tecnologia usata da Israele è fornita dagli U.S.A.. Insomma, così com'è fatto il genere umano mi fa schifo e paura, anche perché sta distruggendo il pianeta, come dovranno constatare i nostri discendenti, maledicendoci, a ragione. Sono molto pessimista, più passano gli anni (i miei) e più lo divento. In Italia poi siamo da Guinnes dei primati.

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  8. Cara Doriana hai intrecciato un problema grave di disagio personale con un problema gravissimo di disagio collettivo. Dove le due cose finiscono per confendersi è ardua discussione,
    e ancor più angosciante è il percepire quanto di casuale, preordinato, emotivo, politico, ci sia nell'intervento di qualsiasi disastro o fatto .
    Non possiamo a volte avere il potere di decidere e cambiare le cose, ma non nescondere la testa nella sabbia lo possiamo fare, e qsto è già un atto politico personale. Un bacio bella

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  9. e come si fa ad occupare pagine di giornali col processo breve e con la cucina della tulliani ?
    E come si fa spendere milioni di euro per nuovi caccia f35 ?

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  10. Ciao Doriana, questo bel post pone degli interrogativi molto interessanti e ampi.
    La prima parte mi ricorda le storie di von Schirach: basta un colpo di vento a far scatenare la follia, ma...cosa c'è dietro quel colpo di vento, se il vaso trabocca per una goccia quanto era già colmo prima e per quali ragioni lo era? Insomma...ogni delitto andrebbe analizzato più che giudicato ed ogni uomo andrebbe ascoltato.
    La seconda parte. Hai visto il film Hotel Ruanda? Spiega bene, secondo me, alcune dinamiche. Perchè alcuni conflitti etnici vengono ignorati, perchè alcune guerre vengono lasciate combattere senza che ci sia l'intervento di nessuna organizzazione, perchè alcune "pulizie" etniche e non solo non vengono mai nominate? I motivi sono sempre economici. Spesso, anche per i disastri naturali, non è conveniente fare troppa "pubblicità" perchè verrebbero alla luce gravi mancanze che c'erano già in precedenza e per le quali nessuno ha mosso un dito.
    Tutti abbiamo esultato per il crollo del muro di Berlino ma per il muro che è stato costruito a Padova, come scrive Lorenzo, chi si è lamentato? Eco ha scritto che nella società della globalizzazione poichè siamo informati di tutto e possiamo agire di conseguenza probabilmente l'olocausto non sarebbe esistito. Io, umilmente, non ne sono convintissima, perchè continuano ad accadere atrocità enormi in troppe parti del mondo. Qualcuna arriva anche sotto i nostri occhi ma...sembriamo esserci abituati a tutto e ci circondiamo di muri non solo di cemento.
    Un bacio Miryam

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  11. Luigi sono molto pessimista anche io, ma confido ancora nella reazione di chi si sente nel giusto, e siamo in tanti.
    La tua analisi politica è perfetta, grazie.
    Doriana

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  12. E' vero Fel, quel senso di impotenza e confusione che uno avverte nella società non deve avere il sopravvento su di noi. Reagire sempre ed esprimere dove è possibile la nostra opinione.
    Un bacione Fel e grazie per mettere sempre un complimento carino.
    Doriana

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  13. vero Giardi, i " come si fa " stanno diventando un pò troppi. Forse è bene chiedersi come si fa a mandare a casa questo governo.
    La soluzione ci sarebbe.......
    Bacio
    Doriana

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  14. Grazie Miryam. In effetti la discussione su questi argomenti porta sempre a prendere strade diverse, tutte giuste.
    Una cosa è certa, proprio partendo da un post di Lorenzo posso affermare che l'informazione ci porta sempre dove i potenti vogliono, che sia un prodotto da comprare, un pensiero, i nostri desideri.
    Esultare di fronte al muro di Berlino che crollava sappiamo oggi che aveva più un significato economico che politico, ecco perchè è diventato un evento internazionale, mentre altri muri venivano eretti.
    Ho visto Hotel Ruanda, bellissimo e davvero da alcune risposte a questo post.
    Concordo con la tua critica a Eco, non basta sentirsi globalizzati o vivere in questo globo. Servono politiche internazionali giuste.
    Grazie Miryam del bel commento
    Doriana

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  15. QUALE SOLUZIONE DORIANA? E, INNANZITUTTO: LEGITTIMA?

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  16. Ma certo Luigi. Intendevo elezioni democratiche.

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