martedì 1 maggio 2012

L'Unesco celebra il Jazz: forma di libertà e unità razziale a suon di note

 
C’è chi lo ama e chi lo odia, ma se l’Unesco gli dedica un giorno dell’anno vuol dire che il Jazz è speciale. Proprio oggi, 30 aprile, si festeggia in tutto il mondo la Giornata Internazionale del Jazz proclamata dall’Unesco. Allora in tutto il mondo si fa festa e si celebra non solo una forma d’arte, ma una vera e propria espressioni di libertà.

L’edizione di quest’anno è presieduta da un grande della musica Jazz, Herbie Hencock che suonerà in concerto a New Orleans e a New York con altre star del genere. In Italia, si festeggerà all’Auditorium Parco della Musica di Roma dove suoneranno tre musicisti italiani, più famosi all’estero che in patria. Parliamo del trio formato da Danilo Rea (pianoforte), Enzo Pietropaoli (contrabbasso) e Jeff Ballard (batteria), che suoneranno nella sala Petrassi dell’Auditorium romano.

Il Jazz nasce all’inizio del ‘900 e prende le sue origini dai canti che scandivano la giornata nei campi dei neri ridotti in schiavitù. Da lì, le note si sono diffuse nei luoghi in cui vive sempre la musica come New Orleans e si è diffuso in tutto il mondo fondendo le diverse culture musicali dell’America e dell’Europa. Simbolo della musica di colore, è diventata poi una musica trasversale simbolo della libertà culturale dovuta non solo alle sue origini, ma per la tendenza all’improvvisazione durante le jam session dal vivo.

Proprio per questo il Jazz oggi è una forma d’arte riconosciuta a livello internazionale, che parla tante lingue: una forma di comunicazione che mette da parte differenze razziali, di religione, di etnia e nazionalità. Proprio per questa straordinaria forma di dialogo, che unisce invece di dividere, L’Unesco ha deciso di celebrarlo un giorno all’anno.

Proprio grazie alla sua forza, alcuni brani e alcuni artisti che hanno fatto la storia del Jazz sono ancora inossidabili. Chi non conosce le note di So What suonata magistralmente da Miles Davis, oppure Blue Note di John Coltrane fino alla tromba di Luois Armstrong. Pietre miliari risuonate ancora oggi, in chiave moderna, da un folto comparto che continua a sfornare talenti.

Questa sera saranno tanti i paesi a festeggiare il Jazz. A New York nella sala dell’Assemblea Generale dell’ONU si esibirenno nomi del calibro di Tony bennett, herbie Hencock, Stevie Wonder e Diane Reeves. I presentatori della serata saranno Robert De Niro, Micheal Douglas e Morgan Freeman.Altri paesi che hanno risposto all’appello dell’Unesco sono la Francia, le Filippine, la Germania, il Messico, l’Uganda, la Tanzania, la Polonia, la Spagna, il Giappone, l’India, Israele e Sri Lanka,

2 commenti:

  1. Buongiorno. Da come parli si capisce che Ti piace molto. Ritengo sia un genere musicale particolare, dove virtuosismo e ritmo si fondono per accarezzare orecchie da intenditori.
    Certo che con un'adunata di personaggi di questo calibro lo spettacolo è garantito al 100%.

    Ciao, Ti auguro un sereno weekend.

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  2. Adoro il jazz nel più profondo del mio animo )))
    Ciao adamus, grazie e buona settimana

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